La normativa di riferimento è la legge 4 agosto 2017, n. 124, che ai commi da 125 a 129 introduce alcuni obblighi di trasparenza per chi riceve contributi pubblici. Questi obblighi sono stati poi resi permanenti dal decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (“Decreto Crescita”), coinvolgendo anche gli enti non profit.
Un chiarimento importante su questo tema arriva dalla circolare n. 2 dell’11 gennaio 2019 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Pur essendo rivolta principalmente agli enti del Terzo settore (ETS), le sue indicazioni valgono anche per altri soggetti, tra cui le associazioni come la nostra.
L’obbligo riguarda associazioni, fondazioni e Onlus che abbiano ricevuto sovvenzioni, contributi o altri aiuti pubblici, in denaro o in natura, per un importo pari o superiore a 10.000 euro. Questi fondi devono provenire da:
- pubbliche amministrazioni (art. 1, c. 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165);
- altri soggetti pubblici specificati nell’art. 2-bis del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33.
Sono tenute alla rendicontazione anche le associazioni di protezione ambientale, quelle dei consumatori e delle utenti riconosciute a livello nazionale, così come le cooperative sociali che operano a favore degli stranieri (decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286).
Anche se non espressamente citate, è chiaro che queste regole si applicano anche agli enti del Terzo settore, alle organizzazioni di volontariato (OdV) e alle associazioni di promozione sociale (APS) e le Associazioni Sportive Dilettantistiche come la nostra.
Per questo, nel rispetto della trasparenza e della partecipazione, pubblichiamo con piacere le informazioni richieste.
